在美丽的地中海群岛中,有这样一所学校:坐落在阿利库迪岛的高处,老师和学生加起来一共也不到十个人,但却始终向每一个人敞开。
La piccola isola dell'arcipelago delle Eolie si trova a quasi 63 km ad ovest di Lipari (di cui fa parte sul piano amministrativo) e ospita una scuola che quest'anno avrà 4 alunni e 5 insegnanti. L'istituto scolastico più piccolo del Vecchio Continente si trova nella parte alta di Alicudi, ed ogni giorno studenti ed insegnanti per arrivarci debbono salire diverse centinaia di scalini. L'amore per la conoscenza coadiuvato ad una buona forma fisica, volendo parafrasare un vecchio detto latino. Nella tranquilla Alicudi vivono un centinaio di persone, non vi è la farmacia e non vi sono forze dell'ordine (in maniera stanziale) ma ci sono mille capre, pecore e conigli. È un luogo di bellezza naturalistica straordinaria, l'isola è ricca di luoghi panoramici, fra cui la collina dove sorge la scuola.
L'odissea del viaggio
A guidare l'istituto è la dirigente Mirella Fanti -ha la sede scolastica principale a Lipari-, una donna innamorata di Alicudi, che dopo aver girato diversi luoghi d'Italia e del mondo (ha insegnato anche in scuole all'estero) ha scelto di lavorare nelle Eolie. Quest'anno ha deciso di fare iniziare le lezioni una settimana dopo in relazione a motivi climatici, «per il troppo caldo nelle isole dell'arcipelago di Eolo». «Sono molto orgogliosa di questa piccola scuola -che ha la sede scolastica principale a Lipari - che sono riuscita a tenere aperta, nonostante le difficoltà, grazie alla collaborazione con le famiglie e con i docenti». Per gli insegnanti, diverse volte, raggiungere la scuola diventa una odissea, debbono viaggiare in auto (o mezzi pubblici) dalla terra ferma siciliana o dalla Calabria e poi con i traghetti. Più volte capita in caso di maltempo, durante l'anno, che gli insegnanti rimangano bloccati ad Alicudi. Ed è anche successo che con deroga speciale non avendo altri luoghi dove pernottare abbiano dormito nella medesima scuola. Sono persone che hanno fatto una scelta di vita e sono fortemente motivate.
Le storie degli insegnanti
Come l'insegnante di lingue, Chiara Torchia, che è arrivata l'anno scorso dalla Calabria per insegnare ai due ragazzi della scuola media. E spiega così la sua decisione di tornare anche quest'anno: «Ho scelto di proposito la più piccola delle Isole Eolie, è stata un'esperienza fantastica che mi ha molto arricchito». Storie scolastiche e storie di vita. Fra queste vi è anche quella del professore di religione, Antonino Siracusa, che vive a Barcellona Pozzo di Gotto ed insegna in diverse scuole delle Isole Eolie da alcuni anni. Racconta: «Ho lezioni nelle scuole di quattro Isole e posso garantire il mio servizio perché con la preside (Fanti) abbiamo concordato un orario quindicinale, cioè su due isole ogni settimana. È faticoso e dispendioso ma molto coinvolgente». Da Messina è giunto quest'anno un nuovo insegnante di religione per la scuola media, Giuseppe Verardi, che racconta: «Si tratta di un'esperienza nuova che ho accettato come una sfida professionale ed umana». Nel suo caso dovrà addirittura spostarsi nelle scuole di ben 5 isole delle Eolie. L'organico dovrebbe essere completato da altri docenti -anche infanzia e primaria- e del collaboratore scolastico. La preside Fanti è ottimista: «Quest'anno le nomine sono state fatte tempestivamente e confido in rapide comunicazioni», spiega. E poi lancia un invito alle famiglie italiane con genitori che possono lavorare in smart working a trasferirsi -magari solo per dei mesi- alle Eolie. Non solo per ammirare le meraviglie delle isole ma anche per recuperare il rapporto con la natura.
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